Quando Alberto è nato nel ‘94 teneva sempre la bocca aperta, non prendeva il latte dal seno e molte volte gli andava di traverso quello che doveva deglutire. Ho provato a farlo vedere da più di un medico ma non si trovava nulla di importante, almeno così mi dicevano. I medici dicevano che se non succhiava dal seno era una questione di pigrizia. Un medico specialista mi ha anche detto che i figli si fanno a 20 anni perché a 33 come l’ho avuto io ci si sta troppo sopra: “Deve lasciarlo vivere questo bimbo!”. Dopo questa ennesima risposta mi ero quasi convinta che avessero ragione. Per un po’ di tempo le cose non sono andate tanto male: Alberto si ammalava spesso, ma con l’aiuto della Pediatra si riusciva a tener abbastanza controllati i fenomeni di raffreddamento, tosse insistente tonsilliti, otiti ecc… Non riuscivamo però a capire il perché erano così frequenti. Nel ’97 Alberto ha cominciato a frequentare la scuola materna, ed è cominciato anche un vero e proprio calvario per lui e per noi genitori: stava sempre male, con tosse secca e forte da non riuscire neanche a parlare e otiti ripetute una di seguito all’altra. Dovevamo ricorrere sempre agli antibiotici: ne ha dovuto prendere davvero tanti! Dopo un anno trascorso in questo modo, nell’inverno ’98 le cose si sono addirittura aggravate. La notte io e mio marito facevamo la veglia a Alberto perché andava in apnea e avevamo paura che non si svegliasse più.
D’accordo con la Pediatra, ma non senza difficoltà (perché dicevano che era troppo piccolo) si è deciso di operarlo di adenoidi: l’intervento è stato fatto in Aprile. Pensavamo che finalmente si potesse dormire tranquilli. Invece dopo operato russava ancora come un adulto, e il sonno non era tranquillo. Alla visita di controllo, il medico che lo aveva operato gentilmente ci spiegò che effettivamente Alberto aveva il palato un po’ stretto, e quindi quando dormiva la lingua, scendendo, come è naturale che faccia, gli ostruiva la gola. Ci assicurò anche che si sarebbe risolto tutto con lo sviluppo dei 6 anni , e quindi non dovevamo far altro che portare ancora un po’ di pazienza. Se proprio si voleva far qualcosa, potevamo andare al mare qualche tempo: l’aria e l’acqua gli avrebbero fatto bene! Siamo andati al mare, ma dopo 20giorni siamo tornati dalla Pediatra: tosse e otite. Eravamo davvero sconfortati. Questa volta la dottoressa di Alberto mi consigliava una visita dal Dr. Edoardo Bernokopf: nella speranza di trovare una soluzione, ci siamo andati. Il Dr. Bernkopf ha preso le impronte e realizzato l’apparecchio ortodontico fin dalla prima visita. Ci ha spiegato , infatti, che il problema di Alberto probabilmente non erano le adenoidi anzi quelle potevano essere la conseguenza! Alberto aveva il palato stretto, e perciò le vie respiratorie del naso non funzionano come avrebbero dovuto con tutte le conseguenze del caso. Alberto accettava benissimo l’apparecchio: siamo tornati a casa e siamo andati tutti a dormire.
Non potevamo crederci: Alberto dormiva silenziosissimo, tranquillo, con la bocca chiusa dopo 4 anni. Da quel giorno, incredibilmente, la vita di Alberto è migliorata parecchio: non ha più preso antibiotici, dorme tranquillo e finalmente può sentire i profumi e odori della vita! Fino a 4 anni non aveva mai sentito il profumo del pane o la puzza dello smog. Dopo circa un anno e mezzo non aveva più bisogno di quel piccolo giocattolino che teneva in bocca. Ora sono passati 4 anni e con la crescita Alberto ha ancora bisogno di correggere la struttura della bocca, come era previsto ma in tutto questo tempo è stato bene, a parte episodi banali e del tutto normali, superati senza alcuna complicanza.
Confermo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la storia clinica di Alberto e ne autorizzo la pubblicazione a fini divulgativi e scientifici anche via internet.
Carla Torresan, mamma di Alberto, Via Casoni 5 Rai di S. Polo di Piave (TV) Tel. 0422 8559985
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