Luca Rogledi Ipertrofia adenoidea, respiroorale: adenoidi si o no?
Luca è nato nel ’94 e, a partire dai primi mesi, notavamo che respirava sempre con la bocca aperta: questo gli comportava molto spesso l’insorgenza di faringiti e tonsilliti.
In quelle occasioni si interveniva con antibiotici vari e la cosa si risolveva. La notte russava rumorosamente, con qualche apnea che ci preoccupava.
Su consiglio del pediatra, abbiamo iniziato all’età di quattro anni, a fare le cure termali.
Facendo la visita di ingresso alle cure, ci hanno diagnosticato un timpanogramma piatto all’orecchio destro, motivo valido per intervenire subito.
Dopo le cure il bambino migliorava, senonchè dopo poco tempo ritornava il raffreddore, il mal di gola e il naso tornava a chiudersi completamente.
Premetto che, durante l’anno, Luca trascorreva tre mesi al mare durante l’estate , oltre ad alcuni periodi in inverno.
Abbiamo cominciato a consultare alcuni otorinolaringoiatri e, visita su visita, la maggior parte di loro ci consigliava di intervenire con una adenotonsillectomia, visto che oltre alle adenoidi occludenti presentava tonsille ipertrofiche.
Un po’ scettici su questa soluzione, abbiamo continuato con le cure termali e farmaceutiche consigliateci per tamponare il problema nelle fasi acute di numerose recidive.
La decisione all’intervento era sofferta anche perchè ,all’età di cinque anni, abbiamo scoperto che Luca era allergico ad alcuni farmaci, perciò l’idea dell’anestesia era per noi piuttosto preoccupante.
Con il passare del tempo, però la situazione peggiorava, così ci siamo rivolti ad un medico omeopata.
I sintomi erano, raffreddore perenne, naso completamente chiuso e mal di gola ricorrenti; oltre a questo il bambino cominciava ad accusare una piccola sordità.
L’omeopatia ci ha aiutati senza dubbio a limitare l’uso degli antibiotici e dei cortisonici, ha rinforzato le sue difese immunitarie, ma purtroppo il problema del naso chiuso non era completamente risolto; infatti il suo sonno era agitato, russava e, di conseguenza, durante il giorno era stanco.
Ogni sport gli era praticamente impedito, soprattutto durante la stagione invernale.
Un’altra diagnosi che ci ha lasciati un po’ perplessi ci è stata data da uno specialista , che ha visitato Luca in occasione di un’otite durante un soggiorno al mare.
Questi ci diceva che il problema era più complesso, e cioè che, anche togliendo le adenoidi non si sarebbe risolto nulla, perchè esisteva una deviazione del setto nasale.
Non c’era più speranza neanche nell’intervento: Luca doveva respirare con la bocca finchè, raggiunta l’età dello sviluppo, si sarebbe potuto effettuare una plastica nasale. I timpanogrammi, più volte eseguiti risultavano piatti, anche dopo le cure termali. Lamentava anche uno strano dolore allo sterno. I test allergologici rivelavano una allergia alle graminacee.
Non sapendo più quali pesci pigliare, ci siamo rivolti ad un medico osteopata, il quale, dopo aver evidenziato nel bambino una conformazione del viso piuttosto allungata, ha cercato di intervenire con manipolazioni effettuate in punti precisi, per riuscire ad allargare il palato, perchè sosteneva che il suo problema dipendeva dalla bocca.
Effettivamente, dopo la seduta osteopatica, il naso si scaricava di più e il viso prendeva una leggera rotondità, che gli donava un aspetto migliore.
Dopo un po’ di tempo, l’osteopata sosteneva che le manipolazioni non erano più sufficienti, e quindi a suo parere occorreva l’aiuto di una persona che ci consigliava in modo particolare. Luca riferiva anche salivazione abbondante, cefalea, dolore alk collo e alla schiena
E’ allora che , abbiamo conosciuto il Dr. Edoardo Bernkopf specialista in odontoiatria che studia la malocclusione come causa delle alterazioni dello schema respiratorio. Dopo aver visitato Luca gli ha applicato un apparecchio ortodontico. Luca ha subito cominciato a migliorare vistosamente.
Adesso ci sente bene, il naso è libero, non si è più lamentato per il mal alla testa, al collo, allo sterno. La salivazione è normale e anche l’allergia non gli dà fastidi0o se non occasionalmente e in modo molto leggero. Gioca regolarmente a calcio all’aperto, cosa che prima non gli lasciavo fare, visto che si ammalava troppo frequentemente.
Dopo nove anni pensiamo di aver trovato la soluzione ; con il prosieguo della cura ortodontica Luca ha confermato la sostanziale sparizione dei disturbi di cui soffriva. infatti ha una ventilazione nasale normale, e non ricorre più all’uso di farmaci.
Confermo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la storia clinica di Luca e ne
autorizzo la pubblicazione a fini divulgativi e scientifici anche via internet.
Claudia Dealberti Rogledi, madre di Luca, Via Dei Gelsi 22 27040 Portalbera (PV) tel. 0385 266489
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