21 Febbraio 1996 inizia della storia Carolina è nata il 21 Febbraio 1996 (con ventosa, e dico questo perché spesso mi chiedo se ciò abbia influito sulla sua storia). Già all’età di un anno e mezzo le erano spuntati tutti i denti e già avevo notato che la forma del cranio era particolarmente allungata. Da sempre ha sofferto di raffreddori, con caratteristiche e frequenza abbastanza normali in bambini di questa età ; però non aveva mai otiti.
Gennaio 1999
A tre anni inizia ad andare alla scuola materna, e contemporaneamente scopre che presto sarebbe arrivata una sorellina: cominciano i guai.
Tutte le sere tosse e catarro, tutte le sere vomito (sempre sul lettone perché è più bello) e nonostante aereosol con Clenil A+ sol. Fisiologica+ Tilade, sciroppi per la tosse e mucolitici (Politosse, Levo tuss, Fluibron, Fluimucil e decine di altri tipi) in quantità industriali, la musica non cambia fino a Giugno, mese in cui finisce la scuola materna. Nel frattempo Carolina passata a pesare dai 19 Kg. di gennaio ai 15 di giugno.
Passano Giugno-Luglio e Agosto, mese un cui nasce la sorellina, e Settembre 1999.
Carolina sta meglio di notte ma quando gioca in giardino, quando corre o salta per più di cinque minuti deve fermarsi perché è tutta rossa paonazza, tossisce come se stesse per soffocarsi, deve fermarsi, bere un po’ di acqua e stare tranquilla; riprende a giocare ma, se corre o suda, riprende la musica.
Così passa l’estate, e per fortuna riprende peso.
A Ottobre 1999 si ritorna a scuola e ricomincia la storia: tutte le notti tosse a non finire (dalle 2-3 di notte fino alle 4-5, ma così forte e insistente da creare angoscia e insonnia in tutta la famiglia, ma soprattutto in lei, povera bimba!
Tutto l’inverno passa così (sigh)!
Nell’estate 2000 le cose migliorano ma non appena corre un po’ con le amichette si deve fermare perché tossisce a più non posso, diventa paonazza, suda, tanto che a volte se ne spaventa.
In inverno si ricomincia: come negli anni precedenti. A Natale 2000 ha una grossa crisi di tosse e catarro. Purtroppo la Pediatra non c’è, per cui siamo corsi subito in pneumologia all’Ospedale di Mestre dal dr. Ginnico, specialista pneumologo, il quale dopo aver escluso malattie polmonari ci invia da un otorinolaringoiatra perché secondo lui dipende tutto dalla gola.
Viene vista dal Primario del rep. Otorinolaringoiatria di una clinica privata. Testuali parole:”Se fosse mia figlia domani mattina sarebbe in sala operatoria per togliere le adenoidi”. Questa la diagnosi.
Appena ritorna la nostra Pediatra corriamo subito in ambulatorio, un po’spaventati all’idea di una operazione; decidiamo con Lei di fare una visita presso l’Opedale per l’infanzia “Burlo” di Trieste, sia in allergologica che in otorinolaringoiatra.
26.02.2001 Ospedale “G. Burlo” di Trieste
L’allergologo dopo aver fatto le prove ci dice che la bimba non è allergica a niente: ci spiega che è solo una bambina N.A.R.E.S. con cellule eosinofile., che non esiste una cura specifica: si può provare con uno spray nasale, ecc. ecc. e punto e capo.
L’otorinolaringoiatra, dopo aver guardato e fattomi guardare con una telecamerina dentro il naso di Carolina mi dice: “Cara signora se noi dovessimo operare tutte le adenoidi di questo tipo saremmo in sala operatoria dalla sera alla mattina e dalla mattina alla sera. Sua figlia ha adenoidi nella norma dei bambini della sua età, provi con Ventolin spray nel momento in cui inizia la crisi”. La Pediatra era un po’ titubante nel prescrivere il Ventolin, perché un’altra volta aveva provocato in Carolina una reazione di tachicardia terribile, spaventandola a morte (e noi con lei).
Eravamo sempre al punto di partenza.
Marzo 2001
Vista la nostra disperazione la pediatra ci suggerisce una visita dal dr. Bernkopf e nel frattempo di provare con le inalazioni di acqua di Tabiano. Le prime dieci le abbiamo fatte presso il locale Ospedale, poi visto che la cosa sembrava funzionare (hai visto mai?), abbiamo comperato la macchinetta per farle in casa, per un totale di ben 48 litri di acqua di Tabiano.
Sembrava la soluzione, l’estate passò benissimo senza nessuna tosse e quindi decidemmo, io e mio marito, di soprassedere sulla eventuale soluzione Bernkopf.
Inizia però l’inverno: ad ogni colpo di tosse vai con acqua Tabiano, che sembra tamponare il problema. Carolina, però, comincia a lamentare sempre più qualche problema di udito. Alla scuola materna la maestra riferisce che ogni giorno si lamenta e dice di essere sorda. In particolare in sala mensa, dove tutti i bambini si ritrovano e il frastuono è al massimo, piange, dice di avere male alle orecchie e di essere sorda.
In casa tutto il condominio sente i programmi della nostra televisione che è sempre al massimo. Quando accendo l’aspirapolvere piange, si tappa le orecchie e corre a spegnermela. La tosse è così e così, il catarro abbonda sempre. La nostra pediatra ci ripropone la soluzione Bernkopf e finalmente siamo quasi alla fine del nostro calvario: questa volta, infatti, decidiamo di seguire il consiglio. Ci preoccupava anche il fatto che a settembre Carolina avrebbe iniziato la prima elementare, e temevamo che la maestra la scambiasse per una bambina un po’ tonta, mentre era “solo” sorda.
7.5.2002 1° visita dr. Bernkopf a Vicenza
Diagnosi “Prognatismo mandibolare, di III classe: “Sua figlia ha una bocca difficile: intendiamoci, niente che non si possa risolvere ma ci vorrà del tempo, e lei non sarà una di quelle mamme felici di vedere i risultati già nella prima settimana”.
Risposta: “Evviva, a casa nostra o tanto o niente, non conosciamo le mezze misure. Ma mi garantisce che avremo dei risultati?”
Dr. B.: Penso che il problema sia risolvibile, in medicina non si può garantire nulla: sta a lei decidere se partire o no”.
27.05.2002 PARTIAMO
In questa data Carolina mette l’apparecchietto che si chiama… (non me lo ricordo, forse bike, bite Boh!) e da questa data Carolina non ha più visto, né la sua mamma ha più sentito neanche per telefono, la dott.ssa Spiller per quanto riguarda tosse, catarro, sordità e compagnia bella, ci sente benissimo, non ha avuto assolutamente più nulla, neanche un mal di pancia se non un maggiore nervosismo, con qualche piccolo disturbo forse pscicosomatico, che si è attenuato sempre più e ormai del tutto scomparso. In tutto questo periodo ha preso solo semplici palliativi, tipo fialetta di enterogermina, pastiglietta di zucchero “curativa” del mal di pancia, o mal di gambe a seconda del colore, qualche ml. di tachipirina quando era più infastidita o stanca, soprattutto all’inizio della cura ortodontica.
Cito ad esempio del miglioramento solo due fatti, un po’ particolari che fanno sorridere:
Circa a metà di luglio 2002, una sera mentre eravamo tutti a tavola, Carolina dice:”Ma insomma possiamo abbassare questa televisione? Non sentite che è troppo alta e mi fate diventare sorda?”.
Mio marito mi guarda, la guarda, e con voce calma, bassa ed impassibile dice:” Carolina stai scherzando vero? Ci hai fatto diventare sordi fino all’altro giorno perché non sentivi, e la televisione era sempre altissima, tutto il condominio ha ascoltato la nostra televisione, e adesso hai il coraggio di lamentarti che è troppo alta? Va, Va a guardare quella in camera se non ti comoda questa, che è meglio, prima che mi arrabbi per davvero!”.
Metà Ottobre 2002: Carolina e la sua amichetta stanno giocando in fondo al nostro giardino; io e la mamma dell’amichetta stiamo chiacchierando a circa 15-20 mt. Di distanza e ad un certo punto facciamo il nome di Carolina, ma a voce normale, non particolarmente alta, e Carolina dal fondo del giardino grida:”Mamma mi hai chiamato?”.
Stupita, l’altra mamma dice:”No, no, non ti abbiamo chiamato”, e poi rivolta verso di me:”Una volta era sorda e adesso sente anche quello che non dovrebbe sentire?”.
Per quel che mi riguarda, ringrazio assieme a mio marito e a Carolina il Dr. Bernkopf e la dottoressa Spiller che me lo ha indicato: rimpiango solo di non averLa ascoltata prima, e alla fine della cura giocherò sicuramente i numeri 27-5-02 al lotto e peccato che non ci sia la ruota di Vicenza!.
Confermo che la relazione sopra riportata descrive fedelmente la storia clinica di Carolina e ne autorizzo la divulgazione e la pubblicazione ai fini scientifici anche via internet.
La mamma di Carolina, Loretta Antoniazzi,
Via Argentina 4/1, Musile di Piave (VE)Telefono 0421 560972
Confermo che la relazione sopra riportata descrive fedelmente la storia clinica di Carolina e ne autororizzo la divulgazione e la pubblicazione ai fini scientifici anche via internet.
Dott.ssa Maria Grazia Spiller , Pediatra di base di Carolina Tel. 0421 330882