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Tosse cronica, Reflusso Gastro Esofageo: Maria Paola Cavaler

Sono una signora di 60 anni, sposata con due figli. Non sono fumatrice e da circa 20 anni ho iniziato a soffrire di tosse cronica secca e stizzosa, con frequenti laringiti e mal di gola, soltanto durante il periodo invernale(da ottobre ad aprile). Ho insegnato materie letterarie fino al 1994 e nelle varie visite effettuate presso medici otorinolaringoiatri, mi è sempre stata diagnosticata una usura laringo-faringea di tipo professionale; ma giunto il pensionamento, la tosse invece di cessare o almeno diminuire, come mi era stato pronosticato, si è sempre più acutizzata. Gli accessi di tosse più acuti e fastidiosi si sono sempre manifestati la sera nell’atto di coricarmi, al mattino appena alzata, durante la notte, all’uscita di casa (a contatto con l’aria fredda) , all’entrata in un ambiente chiuso e in certi altri momenti durante la giornata. Quasi ogni anno nel periodo più acuto di tosse e laringite mi sono sottoposta a visita laringoiatrica seguita sempre da una cura di inalazioni con acqua di Tabiano; successivamente sostituita da un ciclo di cure termali a Sirmione per 2 anni consecutivi dalle quali ho tratto un momentaneo e parziale sollievo; ma all’autunno successivo il problema tosse si è sempre riproposto con un lento ma apprezzabile peggioramento. Nella visita otorinolaringoiatrica del 2005 la diagnosi subì un cambiamento: ”tosse da reflusso gastro esofageo, iperattività laringea. Terapia: Lansox 15mg 1+1, Singularis 1cp,Gastrotuss.,per tre mesi, ma nessun miglioramento.
Nel 2008 mi sottopongo a test allergologici presso il centro di allergologia dell’ospedale di Borgo Trento di Verona; tutto negativo. Segue visita otorinolaringoiatrica mediante rino-faringoscopia dalla quale viene diagnosticata: ‘faringo-laringite posteriore da verosimile reflusso gastroesofageo in paziente non allergica. Endoscopia nasale negativa.” Viene suggerita valutazione gastro-enterologia presso l’ospedale di Negrar (VR), dove mi sottopongo a visita pneumologica. Diagnosi : tosse da reflusso gastroesofageo. Inizio una nuova terapia che seguo per un anno: dieta per il reflusso, Gaviscon advance. Ma la tosse persiste. Il 13-6-2008,il 15-10-2008 e il 31-102008 sono sottoposta a test di provocazione bronchiale aspecifica con metacolina (l’ultima previo stimolo acido esofageo), non risposta iperreattiva bronchiale.
Il 13-6-2008 eseguo RX.609 APP. Digerente prime vie, che conferma la presenza di reflusso gastroesofageo. Mi viene consigliato di continuare la terapia sopra esposta che avrebbe dovuto dare risultati positivi, ma così non è stato. Nel 2009 continuo la terapia sopraesposta più un antistaminico. La situazione non migliora, anzi con la tosse si aggiunge anche una forte e imbarazzante salivazione.
Allora nel 2010 decido di rivolgermi al centro della tosse dell’ospedale S. Raffaele di Milano, dove, ,esaminati tutti gli esami eseguiti , mi viene confermata la diagnosi precedente e consigliata una terapia a dosaggio più alto per il reflusso: Deltacortene25mg, Nexium 40mg, norme antireflusso; in più ‘TC massiccio facciale 2 per seni paranasali’ (per la presenza di secrezioni sierose in bocca e scolo retrofaringeo ). TC negativa, ma anche questa volta non vedo risultati, così il medico mi suggerisce di aggiungere lo spray nasale Avamix da usare la sera prima di coricarmi. Dopo un mese circa, con quest’ultimo la tosse si riduce notevolmente all’atto di coricarmi , ma permane in tutti gli altri momenti della giornata. Nell’autunno 2010 ritorna la solita tosse e aumenta la salivazione , riprendo Avamix che mi dà un po’ di sollievo solo la sera. Mio figlio, studente in medicina, aveva effettuato nel frattempo delle ricerche bibliografiche sulla patologia della tosse e aveva letto su internet il caso della tosse di una signora risolto dal dott.Bernkopf, caso che per certi aspetti somigliava molto al mio. Su insistenza del figliolo ho fatto la scelta di rivolgermi al Dott.Bernkopf, più per disperazione che per convinzione, stanti le numerose delusioni.
Tutti i tentativi non avevano in tanti anni prodotto alcun esito , anzi il sintomo via via peggiorava e mi impediva di vivere in modo normale. Era un continuo disagio (a teatro, al cinema, nelle riunioni o conferenze, dovevo sedermi in ultima fila vicina alla porta, pronta ad uscire all’eventuale attacco di tosse,con la bottiglietta dell’acqua sempre a portata di mano…) oltre alla preoccupazione per le conseguenze alla salute.
Il 19-10-2010 mi sottopongo alla prima visita dal dott.Bernkopf. Lungo colloquio ed una anamnesi accurata, analitica e di ampio spettro. Mi viene proposta l’applicazione di un bite che avrebbe migliorato sensibilmente la situazione senza però garantirmi la completa guarigione. Accetto subito , senza esitazione. Mi vengono prescritti lavaggi al naso con acqua e sale mediante l’ampollina ‘neti lota’. Già nel primo mese la tosse comincia a diminuire e oggi a tre mesi dall’applicazione del bite si è notevolmente ridotta ,ora posso dire di stare meglio! La soluzione dopo tanti anni e tanto peregrinare inutile, finalmente è arrivata. Gratitudine e riconoscenza
al Dr. Bernkopf da parte di tutta la mia famiglia.

Confermo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la mia storia clinica, e ne autorizzo la pubblicazione , in testo e in immagini, a fini divulgativi e scientifici anche via internet.in deroga alle disposizioni vigenti in tema di privacy Maria Paola Cavaler Via Capitello 139 CittaConcamarise (VR) Tel0442 374046 Email cavalermaria@libero.it ___________________________

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