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Alcuni pazienti riferiscono uno sviluppo eccessivo, spesso esteticamente sgradevole. di uno o entrambi i masseteri.

Si tratta di un quadro abbastanza enigmatico nella letteratura scientifica, con qualche indicazione terapeutica per l’approccio chirurgico, ma senza chiare spiegazioni relativamente alle cause della sua insorgenza: di qui l’aggettivo “essenziale” che si accompagna appunto anche ad altre patologie di cui non si conosce la causa.

In realtà si è visto che spesso l’aumento di volume (ipertrofia)  è legato ad un cronico ipertono: il muscolo, cioè, è molto stimolato a contrarsi, e la sua eccessiva funzione (ipertono) nel tempo porta all’aumento volumetrico (ipertrofia).  Per questo è stato preposto anche l’impiego della tossina botulinica.

Poichè il dotto escretore della Ghiandola Parotide corre in intimo contatto con questo muscolo, spesso la sua cronica eccessiva contrazione può interferire con il flusso salivare , e causare ristagni di saliva: Il ristagno, oltre al gonfiore,  favorisce l’infezione (di qui il quadro di Parotite Cronica e Ricorren e il precipitare di calcoli salivari.

L’ipertono può essere a sua volta legato a particolari situazioni occlusali  del paziente, cioè al suo modo di chiudere la bocca.

fig.1-2Fig. 1-2: evidente ipertrofia del Massetere di sinistra.

Fig. 3Fig. 3 La malocclusione con chiara laterodeviazione della mandibola stimola il Massetere di sinistra, inducendone l’ipertono e  favorendone, nel tempo , l’ipertrofia.

A lato della terapia chirurgica, esiste la possibilità meno invasiva di allentare la tensione dei muscoli interessati, grazie all”applicazione di dispositivi intraorali (bite)  conformati ad hoc.

In presenza di evidenti malocclusioni dentarie, la terapia definitiva di elezione è di tipo ortodontico.