Nel campo del dolore vertebrale, nella patogenesi del quale sono spesso chiamati in causa i vizi di postura, se da un lato vengono spesso sottolineati i ruoli di anomali atteggiamenti legati al lavoro o alle abitudini del paziente, quasi sempre viene dimenticata l’importanza della postura della mandibola. Infatti, come la diversa lunghezza degli arti inferiori determina con meccanismo “ascendente” l’instaurarsi di curve compensatorie della colonna, in modo analogo con meccanismo “discendente” simili atteggiamenti compensatori vengono inconsciamente assunti dal paziente per un’alterata postura della mandibola (Fig. 1)
Fig. 1: schema “scolastico” di interpretazione di una postura scorretta: se di origina “discendente” , sostenuta da una malocclusione dentaria con dislocazione mandibolare, l’approccio è per via occlusale con placche di riposizionamento mandibolare, se di origine ascendente può dipendere da un’asimmetria degli arti inferiori, trattabile con plantari
La postura del cranio rispetto alla colonna non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi due sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.(Fig. 2, Schema di Brodie)
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura della colonna vertebrale, anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l’unico elemento macroscopicamente mobile nel cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all’interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale
( Fig. 3 chiusura laterodeviata, compenso posturale)
Se per le ragioni già ricordate (scheletriche, dentarie, iatrogene) la mandibola è costretta ad assumere a bocca chiusa una posizione spaziale scorretta, protrusa, retrusa o deviata . oltre a favorire l’insorgenza di cefalea , di problemi all’orecchio e di disfunzione all’Articolazione Temporo Mandibolare dello stesso lato della deviazione, ciò causerà necessariamente atteggiamenti compensatori a livello del rachide. (Fig. 3).
La mal posizione delle vertebre cervicali, inoltre , può favorire l’insorgenza di cefalea (che prende il nome di “Cefalea Cervicogenica”, vedi http://www.studiober.com/patologie/cefalea-emicrania/ ) e vertigini con meccanismo vascolare (vedi http://www.studiober.com/patologie/patologia-dellorecchio/vertigini )
N.B. L’argomento dei rapporti fra Occlusione dentaria e Postura è controverso, nonostante sia in crescita l’attenzione del mondo scientifico sul problema ed esistano vari lavori scientifici pubblicati. Si legga in proposito questi articoli:
Per saperne di più:
Bernkopf E. Cefalea, otalgia e dolore vertebrale da malposizione cranio-mandibolare. Rivista Italiana di Stomatologia N. 10 Anno LIX – Ottobre 1990, 61-4
Bernkopf E. Broia V. Urness M.J. La spalla dolorosa da disfunzione strutturale. Rivista Italiana di Stomatologia, n. 2, febbraio 1994, anno LXIII 109-12.
Bernkopf E. Broia V. Bertarini A.M. Rapporti tra malocclusione e atteggiamenti scorretti del rachide nel bambino. Il Medico Pediatra Vol. 4 No.1 Febbraio 1995, 19-24.
Bernkopf E. Broia V. Bertarini A.M. Approccio gnatologico agli atteggiamenti scorretti del rachide. Il Dentista Moderno, Anno XIV, n. 4, Aprile 1996, 466-72.