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Alberto Caneva: malattie respiratorie ricorrenti, frequenti otiti, adenotonsilliti, disturbi nel sonno

Alberto Caneva: malattie respiratorie ricorrenti, frequenti otiti, adenotonsilliti, disturbi nel sonno

Alberto Caneva: malattie respiratorie ricorrenti, frequenti otiti, adenotonsilliti, disturbi nel sonno

 

Ci siamo rivolti allo Studio del Dott. Bernkopf su consiglio del pediatra dott. Walter Spanevello di Vicenza per nostro figlio Alberto, che alla data del primo appuntamento di visita (4 maggio 2023) aveva circa 3 anni e mezzo. Alberto fin da piccolissimo (6 mesi) ha iniziato ad avere frequenti raffreddori. Anche quando stava bene aveva spesso il naso chiuso, che con aerosol terapia migliorava poco. A questa situazione si aggiungevano problemi di otiti ricorrenti – per lo più catarrali – e la tosse, sempre stizzosa e quasi costante con il raffreddore. Gli è stata dunque riscontrata una rino-sinusite cronica con conseguente tosse stizzosa. Essendo piccolo naturalmente, soffiava il naso poco e male, con ristagno di muco. Nonostante i quotidiani lavaggi (3 volte al giorno), la situazione non migliorava tantissimo e i raffreddori andavano avanti anche per una quindicina di giorni, per poi ricominciare, una volta guarito, a distanza di una settimana, o dieci giorni al

massimo. Abbiamo fatto dei cicli di inalazioni termali e insufflazioni ad Abano Terme (PD), non hanno però portato risultati a lungo termine: il catarro era sempre persistente e di difficile eliminazione con ogni raffreddore. Naturalmente le frequenti otiti venivano trattate con antidolorifico ed antibiotico al bisogno; anche la rino-sinusite è stata trattata con antibiotico a scalare per un mese e mezzo, così come la tosse con aerosol, ma senza risultato. L’allergologo fatti i test, ha escluso problemi di natura allergica. Restava il sospetto, eventualmente da indagare con esami più approfonditi, di palatoschisi, anche se ne mancavano i segnali più evidenti (ugola bifida). L’otorinolaringoiatra dal canto suo proponeva un intervento di rimozione di tonsille ed adenoidi, con drenaggio trans timpanico dopo l’estate. A questo punto su consiglio del pediatra e prima di procedere con un intervento comunque invasivo per un bimbo piccolo, abbiamo deciso di rivolgerci al Dott. Bernkopf per un parere. Il Dottore ci ha spiegato chiaramente e documentando in modo puntuale ogni sua affermazione, che il problema era causato da una malocclusione dentaria e scheletrica; questa situazione riduceva lo spazio tra naso e orecchie, rendendo difficile l’espulsione del catarro, che andava poi a interessare anche le orecchie: da qui le frequenti otiti. Abbiamo deciso a seguito del consulto, di iniziare il percorso proposto con una placca ortodontica mobile nella mandibola inferiore, che Alberto ha voluto di colore verde Hulk e da togliere solo durante i pasti.

A parte i primi 3-4 giorni di difficoltà, poi l’ha sempre tenuta e non è mai stato un problema svolgere le sue normali attività quotidiane per tutto il successivo anno (14 mesi in totale all’oggi, luglio 2024) in cui l’ha utilizzato. I primi miglioramenti si sono visti già dopo tre settimane: Alberto ha iniziato a dormire bene, senza russare e senza apnee. Inoltre, soffiando il naso quando aveva il raffreddore, ho visto pian piano uscire del muco dal naso. Gli è stato applicato anche un disgiuntore per il palato superiore fisso, che ha portato per 6 mesi e poi è stato tolto; anche qui, dopo la prima settimana di utilizzo, Alberto non ha avuto alcun problema a portarlo e si è abituato tranquillamente. Dal punto di vista estetico non è cambiato nulla, è apparsa solo tra gli incisivi superiori una fessura a dimostrazione dell’avvenuto allargamento del palato grazie all’apparecchio. Durante l’inverno successivo (2023- 24) ha avuto senz’altro raffreddori, ma riusciva ad espellere agevolmente il muco, la situazione era completamente diversa ed ha avuto una sola otite, a fronte delle 7-8 di media degli anni precedenti. Anche la tosse è molto migliorata e nel giro di qualche giorno ora diventa sempre produttiva, mentre prima non accadeva mai. Il sonno è regolare e riesce a dormire per una notte intera, cosa che nei tre anni e mezzo precedenti non era mai accaduta. Dopo circa sei mesi, con controlli mensili costanti, la placca mobile è stata sostituita con una nuova più grande, vista l’avvenuta apertura ed allargamento del palato. Dopo 14 mesi dal primo appuntamento (dunque a luglio 2024), il trattamento si è concluso e ora Alberto porta la placca ortodontica inferiore solo la sera, ma più che altro perché digrigna i denti mentre dorme!

Grazie a questo dispositivo abbiamo visto otorino, pediatra e specialisti vari molto di rado e ne siamo entusiasti! Alberto ci sente bene, come ha confermato l’audiometria e le otiti frequenti non hanno lasciato strascichi, o prodotto danni più importanti. Ora attendiamo il momento più adatto per la seconda fase ortodontica, sempre in contatto con lo studio dentistico per la valutazione di come e quando sia più opportuno procedere.

Confermo che quanto sopra riportato descrive esattamente la storia clinica di Alberto e ne autorizzo la pubblicazione a fini divulgativi e scientifici anche via internet, in deroga consapevole alle vigenti normative sulla Privacy.

Silvia Campesato, mamma di Alberto, via Matteotti 2 – Barbarano, Vicenza cell. 335 7598383 campesatosilvia@gmail.com

 

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Lidia Ciani