Otite Cronica
a) Colesteatoma (Otite Cronica Colesteatomatosa)
Il Colesteatoma è una patologia grave, quasi sempre destinata ad una soluzione chirurgica demolitiva.
E’ costituito dalla formazione di una massa di desquamazione epiteliale probabilmente dovuta a un’anomalia nel processo di sostituzione delle cellule epiteliali morte all’interno del condotto uditivo; se queste cellule non vengono eliminate e si accumulano, concentrandosi in particolare a ridosso del Timpano, possono avere tendenza espansiva e distruttiva sulle strutture circostanti.
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E’ un’evoluzione sfavorevole e grave dell’Otite Media, in particolare se ricorrente: purtroppo non sempre le Otiti Ricorrenti (Vai alla pagina https://www.studiober.com/otite-media-acuta-ricorrente-omar/ ) sono destinate all’autolimitazione con la crescita e lo sviluppo del bambino, come sperano le famiglie e i Curanti, potendo invece evolvere nella cronicizzazione: il Colesteatoma è una forma grave di cronicizzazione e viene anche denominata Otite Cronica Colesteatomatosa. Può purtroppo essere buon motivo per il paziente di dover ricorrere all’Otorinolaringoiatra in varie fasi, mediche, chirurgiche, protesiche, per tutta la vita.
Pur essendo caratterizzato da una serie di fattori patogenetici, l’ostruzione tubarica ne costituisce elemento costante, anche se non sufficiente, per l’instaurarsi del Colesteatoma. (Vai alla pagina dedicata alla Disfunzione Tubarica:
La Tuba é costituita da una porzione più esterna dotata di supporto osseo, e di una più interna membranosa, il cui funzionamento è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti, quando sentiamo il tipico “tappamento” delle orecchie ad esempio negli sbalzi di quota, oltre a soffiare con il naso tappato (Manovra di Valsalva), solitamente cerchiamo di muovere la mandibola e di deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo “stappamento”, che é in realtà un compenso con riequilibrio delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano. L’attività della mandibola, e in particolare dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) è quindi elemento favorente la funzionalità tubarica. Per lo stesso motivo, uguale e contrario, può essere però elemento sfavorevole nei casi di malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare e disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM), quando questo provochi un conflitto fra la tuba e il condilo della mandibola. In pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all’interno della cassa timpanica, dell’equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota che, per la rapidità con la quale si sono instaurati, la tuba non ha potuto compensare, dall’altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una Disfunzione o addirittura ad una Stenosi (chiusura) Tubarica, e quindi alla spiacevole sensazione di tappamento che ne deriva. Nei casi più sfortunati può anche costituire elemento patogenetico importante del Colesteatoma, che è considerato la causa dell’ostruzione tubarica, essendone invece spesso la conseguenza.
L’approccio odontoiatrico può dunque risultare un’efficace prevenzione e un’importante fase terapeutica nei casi incipienti, rimuovendo il conflitto tra condilo mandibolare e tuba responsabile della Stenosi Tubarica.
Da notare che il Colesteatoma solitamente non è reversibile, ed è quindi destinato ad una terapia chirurgica, ma può recidivare se non ne viene rimossa la causa. E’ anche molto importante verificare la presenza di Otite Cronica nell’orecchio controlaterale
b) Otomastoidite
L’Otomastoidite costituisce una complicanza dell’Otite Media acuta, subacuta o cronica, quando il pus presente nell’Orecchio Medio invade le cellette mastoidee con/senza osteolisi.
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Solitamente è sostenuta dallo Pneumococco e, se non viene tempestivamente affrontata con adeguata terapia antibiotica, quando si complica con una vera osteite e con la formazione di un ascesso fluttuante ed estremamente dolorabile alla palpazione, deve essere purtroppo affrontata chirurgicamente. Il quadro può ulteriormente complicarsi per la presenza di Colesteatoma (vedi pagina precedente). La conferma diagnostica e la conferma dell’indicazione all’intervento chirurgico, si ottengono con la TAC. Le possibili complicanze sono la meningite, la labirintite, la trombosi della vena giugulare o del seno sigmoideo, l’ascessualizzazione fino alla meningite e all’ascesso intracranico.
Da Ellen R Wald: Acute mastoiditis in children: Clinical features and diagnosis.
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La correlazione con l’Otite Media e con il Colesteatoma dovrebbero suscitare specifico interesse per la stenosi tubarica che viene riscontrata, e che viene interpretata come effetto dell’infezione purulenta, acuta o cronica, di cui l’Otomastoidite e il Colesteatoma costituiscono complicanze aggravanti.
Come già esposto nelle pagine dedicate all’Otite Media Acuta Ricorrente (OMAR) e al Colesteatoma, la disfunzione /stenosi tubarica può essere sostenuta anche dal conflitto con il condilo mandibolare, dislocato dalla malocclusione dentale e scheletrica (vedi pagina “Disfunzione Tubarica, Tuba Beante”…link). In questi casi si inverte il rapporto fra elemento causale ed effetto: può essere che non siano il pus e il colesteatoma a generare la stenosi tubarica, ma la stenosi tubarica ad impedire il drenaggio del catarro e del pus che si formano nell’Orecchio Medio, favorndo le cronicizzazioni.in forma di Coleteatoma, Otomastoidite, Meningite. In terapia bisognerebbe preoccuparsi di ristabilire la pervietà e la funzione tubarica, che possono risultare alterate da un conflitto della Tuba con l’Articolazione Temporo Mandibolare. (vedi pagina “Disfunzione Tubarica, Tuba Beante”…link)