ISOLI PIERO: UN CASO INDIMENTICABILE IN INFETTIVOLOGIA PEDIATRICA
Edoardo Bernkopf, specialista in odontoiatria , Vicenza.
Piero Isoli è un bambino di 7 anni la cui anamnesi, riferita dalla mamma, comincia così: “Dottore, ha avuto la prima bronchite a sette giorni dalla nascita (15/8/89), e da allora non è più stato bene”.
Il bambino ricadeva infatti in continui quadri di patologia respiratoria, con adenotonsillite e otiti sierose bilaterali, diagnosticate dal pediatra e confermate da numerosi specialisti ORL.
Nel 93 viene deciso un primo ricovero per adenoidectomia, monotonsillectomia destra, timpanocentesi bilaterale. Il 94 trascorre con successive ricadute; in un caso si esegue l’antibiogramma, che evidenzia positività per Streptococco Beta-em. Gruppo A, che viene trattato per via medica. Nel febbraio del 95 viene eseguita la tonsillectomia sinistra, con drenaggi transtimpanici bilaterali, che vengono rimossi nel giugno dello stesso anno. Già nel luglio dello stesso anno si riscontra un nuovo episodio di otite media ed esterna, che viene trattata per via medica. Nell’ottobre del 95, in un nuovo episodio di otite, viene riscontrata in Clinica Universitaria la positività per Brahmanella Catharralis, curata con eritromicina. Un nuovo episodio a novembre rivela positività per stafilococco aureo. La prima metà del 96 passa con 5 episodi di patologia respiratoria di media gravità, intercalati con altri 5 più importanti: l’antibiogramma rivela la presenza di Stafilococchi Aurei in un caso, di Streptococcus Pneumoniae in altri 2: Piero è praticamente sempre ammalato. Nel giugno del 96 si tenta di sottoporlo ad insufflazioni, ma il chirurgo ORL riferisce di aver trovato molte difficoltà a causa dell’abbondante muco. Piero mi viene inviato alla fine di giugno, dal suo stesso medico, che è anche ORL ed esercita anche l’odontoiatria, ed ha per questo frequentato un mio corso sulle disfunzioni cranio-mandibolo-vertebrali. Dal punto di vista occlusale si trattava di un caso tipico, caratterizzato da morso profondo, deviato a sinistra, con notevole affollamento dentario. La mamma aveva già chiesto di valutare l’opportunità di intervenire ortodonticamente, ma gli specialisti consultati avevano preferito optare per l’attesa dell’età ortodontica ideale. In realtà il quadro ortognatodontico, già significativo per sé, poteva costituire il substrato strutturale della predisposizione alle malattie respiratorie e alle otiti ricorrenti, giacché favoriva la respirazione orale, la faringotonsillite e la bronchite “fisica”, e alterava la dinamica tubarica. E’ stato pertanto applicato a Piero un dispositivo intraorale di riposizionamento mandibolare, volto a correggere gli aspetti occlusali sfavorevoli sopra descritti. L’evoluzione positiva del caso è stata immediata. Il bambino non ha più avuto pressoché nessuna ricaduta respiratoria e non ha più lamentato otiti. Il controllo specialistico ORL, effettuato dallo stesso specialista che in precedenza lo aveva seguito, confermava la guarigione. Anche gli esami audiometrici e il timpanogramma confermavano il progressivo miglioramento. Ottenuta con la guarigione la miglior conferma diagnostica della correttezza dell’impostazione del caso, si è proceduto ad un trattamento ortodontico intercettivo di circa un anno, per consentire al paziente di avere una sostanziale stabilità occlusale, ottenuta la quale il bambino è stato dimesso. Gli abituali controlli periodici semestrali individueranno il periodo più favorevole per la ripresa della terapia attiva e per la conclusiuone del caso, che avverrà probabilmente in età ortodontica ideale e cioè verso i 13 anni.Il follow up è attualmente di più di 2 anni e mezzo senza somministrazione di farmaci.
Confermiamo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la storia clinica di Piero e ne autorizziamo la pubblicazione a fini divulgativi e scientifici anche via internet.
I genitori di Piero ( tel. 049/5970165)
Romeo ed Alessandra Isoli
Caro Edoardo,
rivedo Isoli Pietro che hai in terapia da qualche tempo. L’ultimo controllo audiometrico mostra un lieve miglioramento rispetto all’ultima del settembre ’96 (notevolmente migliorato rispetto ai primi controlli!). Vorrei ricontrollarlo fra 3 mesi, ma credo che i risultati siano di per sé già buoni.
Ti saluto.
Gilberto D’Amato specialista ORL e medico curante di Piero.
In pratica Piero non ha avuto più nulla di clinicamente apprezzabile fin dal primo giorno di applicazione dell’apparecchio. Gli esami strumentali confermano la guarigione. Sono passati due anni.
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