Durante gli episodi di Apnea Ostruttiva nel Sonno il paziente tende ad aumentare gli sforzi inspiratori, che però non portano aria ai polmoni a causa dell’ostruzione a livello faringeo. Questi tentativi di inspirare comportano l’aumento della depressione all’interno delle basse vie aeree e all’interno della cavità toracica. Nel bambino, che possiede una gabbia toracica ancora non completamente consolidata, durante gli sforzi inspiratori la parete anteriore della cassa toracica si deforma vistosamente a livello delle articolazioni costo-sternali che rientrano in maniera spesso preoccupante.
Vedi Filmato: ringrazio il Dr Giancarlo De Vincentiis, ORL dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma-Palidoro, che mi ha fornito le imagini.
N.B il filmato é pesantissimo, occorrono più di 15 minuti per aprirlo
Alla lunga può derivarne una deformazione permanente con rientramento dello sterno, che prende il nome di Pectus excavatum.
Se il bambino è più grande e l’apnea non è molto grave, il danno anatomico non si evidenzia, ma il bambino lamenta più o meno spesso un dolore subdolo in zona sternale, che difficilmente viene interpretato correttamente ( si pensa spesso con apprensione ad un problema cardiologico), in quanto durante il giorno il respiro risulta normale. E’ quindi di grande importanza accertarsi che il paziente di notte non russi e non vada soggetto ad Apnea Ostruttiva nel Sonno. Molto spesso il Trattamento dell’OSAS con Oral Device risolve il problema.
Vai al caso significativo: “Ostruzione nasale cronica,Dolore sternale,Otiti – Rogledi Luca”