Porro Donatella, diagnosi di Menière Drssa Ponzo, Ospedale Santa Croce di Cuneo e Prof Roberto Albera, Torino
La mia storia inizia a Ottobre 2020 cominciando con improvvise vertigini da non permettermi più di stare in piedi tutto intorno a me girava, come se fossi stata su una giostra, il tutto accompagnato da palpitazioni, uno strano senso di ovattamento all’orecchio sinistro e vomito. Di primo acchito pensai a una crisi di ansia o di panico avendone sofferto in passato. In seguito, vedendo che queste crisi continuavano, a gennaio 2021 ho effettuato una visita presso lo studio privato della Dott.ssa Silvia Ponzo, otorinolaringoiatra, che mi ha diagnosticato la malattia di Menière: dietro sua richiesta mi sono sottoposta a terapia endovenosa (in day hospital) con steroide e mannitolo. Successivamente mi sono ancora sottoposta a iniezioni intratimpaniche di cortisone accompagnate da esami audiometrici tonale e vocale, ma con scarsi risultati. Alla dimissione è stata confermata la diagnosi di malattia di Menière con persistenza di ipoacusia neurosensoriale sinistra. Successivamente ho ancora voluto consultare un illustre specialista, il Prof. Roberto Albera, otorinolaringoiatra di Torino. Anch’egli, dopo la visita, ha confermato la diagnosi precedente. Disperata per il susseguirsi di crisi invalidanti, sia per la vita quotidiana che per il lavoro, e per l’inefficacia delle terapie, un giorno parlando con una persona ho scoperto che c’era forse una possibilità di uscire da quell’inferno. Così ho scoperto che a Vicenza c’è un dentista, il Dott. Edoardo Bernkopf, che cura questo tipo di patologia. Ho contattato lo studio e preso appuntamento esponendo il mio caso al Dottore, che mediante un bite per pazienti Menièrici ha cambiato la mia vita: ora sono più di otto mesi che porto questo bite giorno e notte, esclusi i pasti, e le mie vertigini sono sparite, la mia vita è tornata normale permettendomi nuovamente di fare cose normali e vivere senza l’angoscia e la paura di aspettarmi in ogni momento la crisi di vertigini. Sono spariti anche altri disturbi: il prurito e le fitte dolorose alle orecchie, il fastidioso eczema ai condotti uditivi esterni. Il senso di pienezza e gli acufeni ci sono ancora, ma sono diminuiti e mi risultano più sopportabili. La notte dormo di un sonno tranquillo e riposante, senza i risvegli bruschi che prima lo disturbavano. La cefalea di cui soffrivo da sempre è praticamente sparita e così pure i dolori cervicali, che credevo potessero essere la causa dei miei problemi: quando il Dottore, alla prima visita, raccogliendo l’anamnesi, mi disse che anche questi problemi rientravano nei suoi obiettivi terapeutici, non ci avrei creduto. Infine una curiosità che invece non c’entra con il bite: grazie ad una tecnica riflessologica insegnatami dal Dottore ho risolto un cronico problema di stitichezza.
Colgo l’occasione per ringraziare calorosamente tutto lo staff dello studio Bernkopf per l’accoglienza, la premura e la gentilezza ricevuta.
Giugno 2022 . Confermo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la mia storia clinica, e ne autorizzo la pubblicazione, in testo e in immagini, a fini divulgativi e scientifici anche via internet, in deroga consapevole alle disposizioni vigenti in tema di privacy. Porro Donatella, Via dei salici 18, 12035 Racconigi (Cuneo) Porro.donatella@gmail.com tel. 0172201401 cell. 339 7510099.
Gentile Signora, la ringrazio delle sue gentili parole: è presto per trarre conclusioni, ma è comunque significativa la sua testimonianza, anche per la risoluzione contemporanea del quadro menierico e di cefalea e cervicalgia: anche nella letteratura scientifica, la cefalea diagnosticata per emicrania e i problemi cervicali sono ritenuti possibili cause di vertigini, e anche della Sindrome di Menière. In particolare la presenza di una problematica cervicale porta l’attenzione sui problemi circolatori nei vasi del collo, e al possibile ruolo dell’insufficienza cerebrospinale venosa cronica (CCSVI), nell’ipotesi che disostruzione delle vene extracraniche possa essere efficace come trattamento della Sindrome di Menière. La compresenza di cefalea e vertigini fa porre spesso diagnosi di “Emicrania Vestibolare” o “Vertigine Emicranica”, e dà all’Emicrania un possibile ruolo nella patogenesi della Sindrome di Menière. In realtà, una problematica legata alla malocclusione può sostenere sia le vertigini che la cefalea (che emicrania spesso non è), e può trovare nel trattamento per via occlusale la soluzione di entrambe e, come nel suo caso, di tutte e tre. Le stesso vale per quella forma di cefalea che viene chiamata “Cervicogenica”, dove l’obiettivo della terapia con bite è rivolto, contemporaneamente, alla cefalea e ai problemi cervicali originati da compensi posturali che il paziente pone in atto a causa della malposizione mandibolare.
Ci vediamo per i controlli periodici. E.B.
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