La mia diagnosi di Sindrome di Meniere risale al 2013, quando, dopo aver sospeso da poco più di un mese la pillola anticoncezionale, una notte ho sentito un rumore forte nell’orecchio sinistro con conseguente riduzione dell’udito. Dopo alcuni esami mi è stata diagnosticata la Sindrome di Meniere: inizialmente da un otorino nostro amico, e da lì è iniziato il mio pellegrinaggio, prima in Lombardia, poi in tutta Italia, successivamente anche da molti altri (Cesarani, Di Berardino, Salvinelli, Valli, Mura), come in un pellegrinaggio, senza sostanzialmente trovare una soluzione o una diminuzione del mio disagio. Il tutto si è complicato con la comparsa di vertigini molto invalidanti a partire da marzo 2023 e, nonostante camera iperbarica, cortisone, farmaci vari, la situazione non è migliorata: sono anzi comparsi incubi notturni e depressione, per la quale mi è stato somministrato Sereupin (pur avendolo scalato, prendo ancora oggi un quarto di pastiglia, per paura di ricadere) . La situazione sembrava cambiata quando ho deciso di riprendere una pillola ormonale leggera: da quel momento infatti non ho più avuto vertigini, forse anche grazie al mantenimento di una dieta iposodica. Purtroppo nel 2017 mi è stato diagnosticato un cancro alla mammella, ho dovuto sospendere la pillola ormonale; ho subito intervento, chemio e radio, e ho iniziato la cura antitumorale. In quegli anni, fino al 2022 le vertigini non sono riapparse, in famiglia abbiamo ipotizzato si fosse trattato a causa della menopausa indotta, perché siamo sempre stati convinti che la sindrome fosse determinata, seppur in parte, da alcune problematiche di natura ormonale, nonostante un otoneurologo a cui mi ero affidata continuasse a parlare di possibile predisposizione genetica. Ho concluso la terapia antitumorale tra maggio e novembre 2022 e da lì ho iniziato ad avere ancora qualche piccola vertigine, di pochi secondi nell’estate del 2022, che sembravano però di natura posizionale. Poi, però, all’inizio del 2023, le crisi sono purtroppo aumentate: al principio erano apparentemente di origine posizionale, ma da maggio, sono ricomparse vere e proprie crisi invalidanti, come accadeva nel 2013: mi duravano circa due ore, e, anche se per cercare di attenuare la sensazione di vomito e nausea mi facevo fare un’iniezione di Plasil, la situazione comunque non migliorava.
Negli anni mi era stato fatto fare anche un bite normale notturno, che non ha cambiato nulla ed ho sempre continuato a prendere mezza pastiglia di diuretico per cercare di ridurre la presenza di liquidi nell’orecchio sinistro, ma il problema non cessava.
Poi, nel corso della primavera 2023, mio marito, sempre cercando in rete, ha trovato la pagina del dottor Bernkopf: si è informato, ha letto varie testimonianze e ha capito che il tipo di bite che il dottore proponeva era diverso. Abbiamo così concordato un appuntamento per l’estate 2023.
Da quel giorno indosso il bite che il dottore mi ha realizzato lo stesso giorno della prima visita. Dopo il mese di luglio 23 le crisi sono diventate più rare e sempre più leggere: l’ultima è stata a dicembre di quell’anno. Mi è rimasto solo un leggero disequilibrio, la cui sensazione è maggiormente percepibile negli spazi chiusi, però rispetto ai momenti di crisi sopra descritti, le mie condizioni di vita sono decisamente migliorate ed altrettanto il tono del mio umore.
Il dottor Bernkopf segue il paziente con grande pazienza e passione ed il suo staff è altrettanto attento e premuroso, impeccabile umanamente oltre che professionalmente. Da allora, ogni sei mesi, mi reco in Vicenza per effettuate il controllo e, mentre prima temevo la visita dentistica, ora per me è sinonimo di gioia e di ritrovata pace.
Confermo che la relazione sopra riportata descrive esattamente la mia storia clinica, e ne autorizzo la pubblicazione, in testo e in immagini, a fini divulgativi e scientifici anche via internet.in deroga consapevole alle disposizioni vigenti in tema di privacy.
Simona Manera , via madre Cabrini 26, 26818 San Martino in Strada (LO)
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